Migliore Teglia in Ferro Blu – Guida, Recensioni e Condizionamento

Stai cercando la migliore teglia in ferro blu? Scopri le mie recensioni, le mie opinioni e la guida alla scelta!

Gli amanti della pizza fatta in casa si dividono sostanzialmente in due categorie: chi preferisce usare la pietra refrattaria, e chi invece opta per una classicissima teglia. Premesso che si tratta di due metodi di cottura completamente diversi, le teglie in ferro blu hanno dalla loro diversi vantaggi: costano poco, sono piuttosto efficaci per un uso domestico, e sono delle pessime conduttrici di calore (è un beneficio, nel nostro caso). Non preoccuparti, perché in questa guida scopriremo insieme quali sono le sue caratteristiche, come usarla, e quali sono i modelli migliori.

Vantaggi della teglia in ferro blu per pizza

Per quale motivo tanti italiani usano queste teglie per cuocere la pizza? Perché il ferro blu ha diverse proprietà che cascano a fagiolo, anche se si parla di altre preparazioni come nel caso delle focacce. Come ti ho anticipato poco sopra, il ferro è un pessimo conduttore di calore, ma al tempo stesso è in grado di accumularne parecchio e rapidamente. In sintesi, diventa rovente ma non per questo lo rilascia di colpo, anzi: la propagazione del calore in direzione degli impasti è lenta e costante, in modo tale da garantire una cottura davvero uniforme. In altre parole, non correrai il rischio di ritrovarti sul piatto una pizza con la crosta “smollacchiata” e fradicia, o peggio ancora carbonizzata!

Nota: questa qualità rende il ferro blu migliore, rispetto ad una teglia di alluminio, che al contrario non riesce a cuocere alla perfezione il fondo della pizza, a meno di non usare qualche trucchetto.

Le proprietà sono tutto sommato simili a quelle delle pietre in cordierite, sebbene ci sia un mondo di differenza: i risultati, infatti, non sono lontanamente paragonabili a quelli che otterresti con una piastra in materiale refrattario. Di contro, la pizza viene comunque super buona: croccante e con i bordi tosti, con il condimento bello umido, con un sapore eccellente e con il fondo dell’impasto perfetto.

Sappi però che il ferro non è un materiale antiaderente, e il ferro blu non fa eccezione: se non viene condizionato correttamente, gli impasti tenderanno ad attaccarsi al fondo della teglia. Si tratta di un’operazione nota come bruciatura, e più avanti ti spiegherò come si esegue nel modo giusto.

Prima di andare avanti, sappi che il ferro blu è assolutamente sicuro per un utilizzo in cucina e a contatto con gli alimenti. Non rilascia nichel né altre sostanze pericolose o tossiche, ma soltanto qualche particella di ferro, che in realtà giova alla nostra salute!

Dimensioni, forma, spessore e altezza

Trattandosi di una semplice teglia, non ci sono particolari caratteristiche da evidenziare, ma contano molto quattro elementi: le dimensioni, la forma, lo spessore e l’altezza dei bordi.

  • Dimensioni: è chiaro che una scelta corretta dipende sempre dalle dimensioni del tuo forno e dalla quantità di pizza che desideri preparare. Per farti un esempio concreto, online si possono trovare esempi come la teglia in ferro blu 30×40, ma anche altre alternative come le teglie 20×40, 15×40 o 40×40.
  • Forma della teglia: la forma più diffusa in assoluto è quella rettangolare, insieme alle teglie quadrate. Un’altra alternativa è rappresentata dalle teglie in ferro blu tonde, che di solito non superano i 40 cm di diametro.
  • Spessore: le teglie professionali hanno uno spessore più elevato rispetto a quelle economiche. Questa caratteristica migliora l’accumulo di calore, e di conseguenza la cottura della pizza. Di solito lo spessore più comune nelle teglie è l’8/10, che corrisponde esattamente a 5,12 millimetri.
  • Altezza dei bordi: in genere l’altezza dei bordi di una teglia di ferro blu è pari a 2 centimetri o 2,5 centimetri. Come sicuramente saprai, è meglio che sia basso, per evitare al cornicione di svilupparsi in modo eccessivo durante la lievitazione.
  • Diagonali: le teglie che presentano delle diagonali vengono realizzate così per evitare che possano imbarcarsi ad alte temperature. È chiaro però che, se lo spessore del metallo è sottile, si imbarcheranno comunque!
  • Temperature: le teglie non professionali tendono ad imbarcarsi e a deformarsi se le sottoporrai ad un calore superiore ai 300 gradi. Non dovresti correre questo pericolo, dato che i forni domestici raramente superano i 250 gradi.

Per riprendere il discorso sulla forma, considera che è del tutto ininfluente ai fini del risultato finale. Tonda, quadrata o rettangolare poco importa: il ferro blu resta ferro blu e le prestazioni sono identiche!

Migliori teglie in ferro blu [RECENSIONI]

1. Emili Teglie Teglia Forno 40 x15 x 2 cm

Ho deciso di iniziare da un vero e proprio pacchetto, considerando che la confezione include 2 teglie in ferro blu con misura da 40 x 15 centimetri. L’altezza dei bordi è invece pari a 2 centimetri, mentre lo spessore del ferro corrisponde a 8/10. Avendole provate di persona, posso assicurarti che sono le migliori in termini di rapporto fra qualità e prezzo. Hanno una struttura allungata e stretta, e questo fattore le rende più resistenti al rischio di imbarcamento.

In secondo luogo, il ferro utilizzato è di ottima qualità e – se tratterai la teglia come ti spiegherò più avanti – ti dureranno una vita. Considera che la bruciatura con olio è indispensabile, perché in caso contrario otterrai due effetti negativi: la stoviglia non sarà antiaderente, e potrebbe arrugginirsi in breve tempo. Viceversa, con la bruciatura avrai al tuo fianco una teglia capace di resistere anche se userai impasti ad alta idratazione (85%).

Non si tratta di un modello con le diagonali ma poco importa, perché nella maggior parte dei casi questo extra si rivela inutile. Personalmente fatico nel trovare un difetto, dato che le misure sono ideali per preparare gusti differenti e in stile mini-pizza. L’antiaderenza funziona sul serio, perché gli impasti non si attaccano, e anche le rifiniture del metallo sono curate ad un livello piuttosto alto. Se usata correttamente, garantisce una cottura della pizza perfetta e particolarmente omogenea!

2. Emili Teglie Kit da 3 Stoviglie con Spessore 8/10

Altro giro, altro set di teglie prodotte dalla Emili. Le caratteristiche di base sono tutto sommato simili alle precedenti, ma ci sono alcune differenze da sottolineare. Per prima cosa, le teglie in dotazione sono 3: 2 misurano 20 x 30 centimetri, mentre la terza è una teglia in ferro blu da 30×40 cm.

Per quel che riguarda le altre differenze, queste hanno un fondo che presenta delle diagonali: teoricamente dovrebbe servire per evitare che possano imbarcarsi ad alte temperature, ma a mio avviso non fanno realmente la differenza. Tanto le teglie della Emili sono robuste per fatti loro, grazie ad uno spessore del ferro blu pari a 8/10. L’altezza corrisponde come sempre a 2 centimetri, e sono antiaderenti, ma solo se le tratterai con la bruciatura, come accade con tutti i prodotti di questo tipo.

La bruciatura impedirà inoltre che possano arrugginirsi, motivo per il quale – se vuoi che durino a lungo – conviene sempre studiare le istruzioni riportate nel foglietto illustrativo. La pizza viene buonissima, croccante e gustosa, e la base non si attaccherà mai se seguirai i consigli sulla bruciatura. Il ferro blu, come sempre, è un pessimo conduttore di calore ma riesce a garantire un’irradiazione superba. Questo, in sintesi, ti dà la possibilità di sfornare delle pizze di livello quasi professionale!

3. Ballarini Teglia in Ferro Blu 30×40 cm 2 Pezzi

Quando si parla di pentole e padelle, tutti noi sappiamo che la Ballarini rappresenta uno dei marchi top gamma più apprezzati. Un discorso simile può essere applicato anche alle sue teglie in ferro blu, con questo pack che ne include due da 30 x 40 centimetri. La struttura non presenta diagonali, dunque è totalmente piatta, ma resiste perfettamente anche ad elevate temperature. Ed è normale che sia così, considerando che per cuocere una pizza dovrai comunque spingere al massimo il tuo forno.

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Ricorda però che, superata la quota di 300 gradi, il ferro blu tenderà a deformarsi e ad imbarcarsi. Rispetto ad altri modelli, questi due in particolare hanno i bordi svasati, il che annulla del tutto il pericolo di ferirsi, ed è un vantaggio a mio parere spesso sottovalutato. Quali sono le altre caratteristiche da sottolineare? La robustezza di queste teglie, di livello quasi professionale, non è in discussione.

Il prezzo è un giustissimo compromesso perché, oltre alla qualità, ricorda che nel pacco ne troverai due. In secondo luogo, ancora una volta è essenziale pre-trattarle prima dell’uso, sia per eliminare le cere industriali che la proteggono dall’umidità, sia per renderla anti-aderente e per impedire all’impasto della pizza di appiccicarsi alla base. Per il resto, queste teglie mantengono tutte le peculiarità tipiche del ferro blu: vuol dire che irradiano benissimo il calore, e che sono perfette per la cottura di pizze e focacce. Le misure, da 30x40cm, sono quelle classiche!

4. Emili Teglie 40x30x2 Bordi Diagonali Blu

Se stai cercando una teglia in ferro blu da 30×40 cm singola, allora ti consiglio di tornare ancora una volta ai prodotti della Emili. Questo in particolare ha la base con le diagonali, ma ti ripeto ancora una volta che non servono a molto. Se le temperature salgono di parecchio, infatti, la diagonale non impedirà alla teglia di imbarcarsi. Come ti ho spiegato, io uso spessissimo le teglie della Emili e non ho mai avuto problemi in termini di durata o di robustezza.

Sul fatto che possa arrugginirsi, ti ripeto ancora una volta che purtroppo può capitare a qualsiasi teglia, soprattutto se non la brucerai correttamente e se deciderai di lavarla utilizzando l’acqua, cosa che non dovresti mai fare. L’altezza è pari a 2 centimetri ed è quella classica: se pensi sia troppo bassa, sappi che un’altezza superiore potrebbe spingere il cornicione a svilupparsi troppo, ma è questione di gusti. Inoltre, anche in questo caso troviamo i bordi con svasatura.

Per quel che riguarda la durevolezza, ti consiglio di non usare mai queste teglie in forni professionali, ovvero quelli in grado di superare i 300 gradi. In quel caso è molto probabile che la teglia si imbarcherà, quindi è meglio evitare, se vuoi che ti duri a lungo. Per la cronaca, l’eventuale imbarcamento non incide sulle performance della teglia, ma ovviamente non è gradevole da un punto di vista estetico. Le prestazioni, se usata nel modo corretto, ti garantiranno una pizza croccante fuori ma con un cuore morbido morbido!

5. GT Inox Set 5 Teglie Rettangolari 60 x 40 cm

Ho deciso di chiudere questa mia guida recensendo un set di ben 5 teglie in ferro blu di forma rettangolare. Le dimensioni sono davvero ampie, pari a 60 x 40 centimetri, e l’altezza dei bordi è superiore alle medie, dato che arriva a 3 centimetri. Personalmente preferisco i bordi più bassi, ma è altrettanto vero che un centimetro in più può annullare il rischio che l’impasto trasbordi dentro al forno, il che ti costringerebbe agli straordinari in termini di pulizia.

Questo set della GT Inox offre delle prestazioni ottime sia con la pizza, sia con le focacce, ed è ovviamente ideale anche per la preparazione dei biscotti. Al pari delle altre, le teglie in questione possono resistere fino ad un massimo di circa 300 gradi, sebbene non sia mai saggio metterle troppo alla prova, superando i 250 gradi. Considera che anche queste stoviglie vengono trattate dal produttore con olii industriali, che servono per proteggerla e per evitare che possa arrugginirsi.

Di conseguenza, prima di usarla dovrai bruciarla per eliminare queste sostanze, e poi bruciarla una seconda volta con l’olio per renderla antiaderente, e per ripristinare lo strato protettivo contro la ruggine. Ricorda poi che il colore blu è soltanto “momentaneo”, dato che poi tende ad annerire con l’uso, e accadrà sicuramente!

Bruciatura della teglia in ferro blu

La bruciatura delle teglie ha due scopi: per prima cosa consente di eliminare la patina creata dai prodotti che le industrie usano per proteggerla. I produttori, infatti, usano una serie di olii e cere per proteggere il ferro dall’umidità, che altrimenti potrebbe corrodere la stoviglia e farla arrugginire. D’altro canto, il condizionamento o stagionatura del ferro blu serve anche per far vetrificare una patina di olio che avremo spennellato noi sulla teglia, così da renderla finalmente antiaderente. Se sei confuso, ti faccio un piccolo riepilogo:

  • Innanzitutto la teglia nuova va infilata nel forno per bruciare le sostanze che le aziende utilizzano per proteggerla. È importante farlo, per evitare che questi olii industriali entrino a contatto con i nostri amati impasti.
  • In secondo luogo, la teglia deve essere spennellata con dell’olio sia all’interno che all’esterno, e “cotta” in forno una seconda volta, per creare uno strato vetrificato che possa renderla antiaderente.

In entrambi i casi servono due procedimenti distinti e separati, che vorrei approfondire, così da metterti nelle condizioni di utilizzare la tua teglia di ferro blu correttamente!

Nota: la bruciatura o imbrunitura è necessaria anche per un corretto utilizzo delle padelle in ferro lionesi.

1. Bruciatura preliminare

Quando ti arriverà il pacco a casa, dovrai avere un pizzico di pazienza, perché la teglia nuova dev’essere bruciata per eliminare le già citate sostanze industriali anti-corrosione. Spesso il procedimento viene spiegato nel libretto di istruzioni, e non è affatto complesso. Non dovrai fare altro che infilare la teglia in forno e cuocerla per 30 minuti a 150 gradi, e in seguito uscire la stoviglia e lasciarla raffreddare.

2. Condizionamento con olio

Una volta eliminate le sostanze industriali, la teglia richiede un secondo passaggio in forno, necessario per renderla antiaderente e per evitare che gli impasti possano attaccarsi. Il ferro, infatti, tende in certe zone a diventare molto più caldo, e se non è stato unto nella maniera corretta potrebbe bruciare alcuni punti della pizza. Come si procede?

  • Bisogna innanzitutto riscaldare il forno ad una temperatura elevata, compresa fra i 250 e i 300 gradi. Più è alta la temperatura, più sarà efficace la bruciatura della teglia in ferro blu.
  • Il secondo passaggio è il seguente: dovrai spennellare la teglia con l’olio, sia dentro che fuori, per creare una patina che verrà poi vetrificata durante la bruciatura in forno.
  • Devi usare una quantità di olio tale da non creare “laghi”, perché la pellicola dev’essere sottilissima, e devi spargerlo in maniera omogenea, senza lasciare zone vuote. Per farlo, puoi aiutarti con un foglio di carta da cucina.
  • Adesso arriva il momento di infilare la teglia nel forno, ma capovolgendola, per evitare che la base possa vetrificarsi a strisce. Si tratta semplicemente di una precauzione per impedire che l’estetica della teglia possa rovinarsi!
  • La teglia dovrà cuocere in forno dai 30 ai 40 minuti, dipendentemente dal calore impostato. Se è molto alto (intorno ai 300 gradi) puoi tenerla anche per una ventina di minuti. Ad ogni modo, saprai che è arrivato il momento di toglierla quando sentirai puzza di bruciato.
  • Lasciala raffreddare per un paio d’ore, e ripeti l’operazione per una seconda volta, così da ottenere un ulteriore strato di olio vetrificato.

La bruciatura, come ti ho anticipato, è necessaria per rendere la tua teglia antiaderente, e per evitare di ungerla tutte le volte con l’olio (anche se un velo non fa mai male). Inoltre potrai evitare di usare la carta forno, che purtroppo crea non pochi problemi alla fragranza dell’impasto e dei bordi.

Pulizia, colore e manutenzione

Una teglia in ferro blu nuova ha un colore molto particolare, dato dai riflessi cobalto che il ferro generalmente ha quando è appena uscito dalle fabbriche. Esteticamente è molto bella, ma sappi che il blu durerà poco. La bruciatura e in generale le cotture faranno inscurire la stoviglia, fino a farla diventare nera come il carbone, e non esiste nulla al mondo che possa impedire questo sviluppo.

Dopo aver visto come bruciare le teglie in ferro blu, e perché il colore tende a svanire, è importante trattare il tema della pulizia e della manutenzione. Questo per via del fatto che alcuni alimenti particolarmente acidi, come la salsa di pomodoro, potrebbero corrodere il ferro e rovinare la teglia, di conseguenza richiedono una pulizia immediata. Per togliere le incrostazioni ti consiglio di usare una spatola in silicone, evitando oggetti appuntiti.

È preferibile evitare di usare l’acqua, perché la teglia rischierebbe di arrugginirsi, e soprattutto non dovrai mai usare il sapone o altri detergenti. Questi elementi, infatti, tendono a far sciogliere lo strato di olio vetrificato, esponendo la teglia all’umidità e di conseguenza all’ossidazione. Se sono presenti delle incrostazioni difficili, puoi ricorrere all’acqua bollente come ultima risorsa, così da far ammorbidire lo sporco: se lo fai, assicurati di asciugarla per bene, e di stagionarla nuovamente con l’olio, per ricreare il film protettivo!

Nei casi normali, generalmente basta una passata con la carta cucina per togliere il grosso delle incrostazioni e dello sporco. Vorrei sottolineare che, ad ogni utilizzo, la teglia migliora le proprie capacità antiaderenti, se manterrai intatto lo strato di olio vetrificato aggiungendone via via degli altri. Per questo motivo, la stagionatura dovrebbe essere ripetuta più volte nel corso degli anni!

Purtroppo, anche nelle “famiglie migliori”, può capitare che la teglia si ossidi e si arrugginisca. La ruggine si può togliere, ma è un procedimento abbastanza noioso e lungo. Considerando che costano poco, conviene piuttosto buttare la vecchia teglia e sostituirla con una nuova.

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Ultimo aggiornamento 2023-12-02 at 15:32 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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