Cerchi la migliore pietra ollare per barbecue? Leggi la mia guida, le mie recensioni e scopri tutte le info utili!
Cucinare la carne su una pietra ollare, sinceramente, ha pochi termini di paragone. Questo metodo di cottura, infatti, riesce a mantenere inalterato il sapore dei cibi rispettando anche la linea, dato che non dovrai ungerla più di tanto, essendo per natura una pietra antiaderente. In secondo luogo, le piastre in ollare sono fantastiche anche perché sono in grado di trattenere il calore e di diffonderlo in maniera uniforme, così da garantire una cottura sempre omogenea della carne.
Caratteristiche della piastra ollare per barbecue
Per prima cosa, qualsiasi pietra ollare per carne può essere posizionata sul barbecue e usata a mo’ di griglia. Naturalmente ti consiglio di valutare sempre la compatibilità in termini di misure e dimensioni, e di non dimenticarti dell’importanza del telaio in metallo. I manici, infatti, sono utilissimi per poterla sollevare e muovere senza dover fare i salti mortali. Conta molto anche lo spessore della pietra: più è alta, più verranno aumentate le sue capacità, e di conseguenza la carne verrà molto più buona!
Si tratta di una pietra ricca di vantaggi, alcuni dei quali sono stati anticipati poco sopra. In primo luogo, non causa lo scioglimento del grasso della carne, dato che la cottura avviene in modo più lento e controllato. Questo produce un altro vantaggio: eviterai il classico fumo nero e i cattivi odori derivanti dai grassi che si bruciano, cosa che invece accade con le griglie in ghisa. In secondo luogo, la pietra in questione è inerte, e questo vuol dire che non reagisce a contatto con gli acidi rilasciati dagli alimenti: in sintesi, non si degrada (come accade ad esempio con il rame puro) e non rilascia sostanze pericolose.
Considera inoltre che non si macchia e che non altera il sapore dei cibi. Per quel che riguarda l’antiaderenza, questa proprietà ti consente di cucinare “a secco”, dunque senza utilizzare olii o grassi aggiunti. Naturalmente nessuno ti impedisce di ungerla un po’, per migliorare questa sua capacità!
Un capitolo a parte lo merita la sua efficacia, se usata per cuocere la carne. In pratica, ha un livello di ritenzione molto elevato, di conseguenza si riscalda parecchio ma trattiene il calore al suo interno per molto tempo, certe volte per più di 2 ore. È una peculiarità che appartiene pure alle pietre refrattarie, e che ti consentirà di usarla anche dopo aver spento la carbonella, proprio perché trattiene il calore e rimane calda a lungo. Questo dipende comunque dallo spessore, che non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 2 centimetri.
Quali sono le altre caratteristiche importanti di una pietra ollare per barbecue? In primis è in grado di resistere a temperature elevatissime, al punto che può arrivare senza problemi a tollerare 800 gradi circa. Devi però sapere che, nonostante la sua robustezza, questa pietra non va particolarmente d’accordo con gli shock termici. Se la userai sulle braci già roventi, stai sicuro che si creperà e si spezzerà a metà come un grissino. Di conseguenza, assicurati di portarla gradualmente in temperatura, alzando piano piano le fiamme!
Come scegliere una pietra ollare per barbecue
1. Forma e tipologie
Ti basta dare uno sguardo online per trovare essenzialmente due tipologie di pietre: quelle rettangolari, classiche, e le piastre con struttura tonda. Le seconde appartengono alla categoria delle pietre ollari per pizza, perché si adattano di più alla loro forma, e perché possono essere usate più facilmente nel forno. Di norma, infatti, questi modelli hanno uno spessore inferiore e sono più leggeri, il che facilita le cose. Le pietre di forma rettangolare, invece, sono quelle tradizionalmente utilizzate per i bbq, dunque come veri e propri sostituti della griglia per barbecue.
2. Dimensioni e misure
Le pietre rotonde sono più piccole, oltre che meno spesse. Questo vuol dire che hanno una superficie di cottura di dimensioni inferiori rispetto alle pietre ollari rettangolari. È chiaro che le misure di una qualsiasi pietra possono cambiare da prodotto a prodotto: sappi però che, spesso, i marchi mettono a disposizione diverse alternative, dalle più grandi alle più piccole, per consentirti di adattare la piastra ollare per barbecue a qualsiasi situazione. La misura classica è la 30 x 50 centimetri, con uno spessore corrispondente a 2 cm. Ci sono anche altre alternative molto diffuse, come la 40 x 60, la 40 x 50 e la 60 x 50 cm.
Naturalmente è importante che la misura sia compatibile con lo spazio che hai a disposizione sul barbecue!
3. Telaio metallico e supporto
Una pietra ollare per carne di solito viene “incastonata” in un telaio in metallo, che funge da supporto. Questo supporto può avere alcune caratteristiche differenti, in base alle scelte di chi l’ha prodotta. È molto comune trovare, ad esempio, le pietre con supporto metallico dotato di manici, utilissimi per maneggiare la pietra e per spostarla senza troppi problemi, o per posizionarla su qualsiasi fonte di calore, comprese le già citate griglie. In altri casi la struttura integra anche dei piedi, e si tratta di una soluzione ottima se devi posizionarla sopra le fiamme vive.
Prima di andare avanti, sappi che in certe pietre il telaio metallico ha delle “alette” laterali. La loro presenza ti dà la possibilità di usare la piastra ollare per carne anche nei barbecue a incasso, ma resta identica la solita regola: prima di ogni cosa, accertati che la misura della pietra sia compatibile!
4. Struttura della pietra
Le piastre ollari sono sempre lisce, ma la struttura della loro “faccia” potrebbe essere differente. Molte pietre vengono lavorate realizzando delle scanalature laterali, ottime in quanto consentono di raccogliere i succhi prodotti durante la cottura, così da non sporcare in giro.
Alle volte la pietra viene divisa in due sezioni, con una scanalatura centrale e verticale. In questo caso si parla di pietre ollari a cottura separata. Il principale vantaggio è il seguente: potrai cuocere sul barbecue due alimenti diversi, senza temere che i succhi di cottura possano mischiarsi, alterando il sapore di entrambi. Questo perché il canale centrale impedirà ai succhi di “sconfinare” nell’altro lato della piastra. Inoltre, in certi casi potrai togliere la metà che non ti serve, e usare soltanto mezza pietra!
Migliori pietre ollari per barbecue [RECENSIONI]
1. Falci Pietra Ollare per Carne Dietetica 30×50
Questa pietra della Falci è con tutta probabilità una delle migliori, se la studiamo sotto il punto di vista di chi desidera una piastra efficiente, dietetica e non troppo costosa. In termini di rapporto fra qualità e prezzo è molto difficile trovare di meglio, considerando che la pietra in questione (pur richiedendo del tempo per riscaldarsi) trattiene il calore e lo diffonde in modo omogeneo.
- Dimensioni: 30 x 50 cm
- Spessore: 2 centimetri
- Supporto in ferro: sì
- Scanalature per grasso: sì
Per quel che riguarda le caratteristiche tecniche, il prodotto della Falci misura 30 x 50 centimetri e ha uno spessore standard pari a 2 centimetri. Vuol dire che è molto robusta e che ti durerà una vita, a patto di trattarla con amore, evitando gli shock termici (che potrebbero polverizzarla). Per il resto, può essere usata su qualsiasi punto fuoco, ma se la metti sulla fiamma viva assicurati di usare uno spargifiamma o di sollevarla, per evitare il contatto diretto.
La struttura integra un comodo telaio in ferro, con i manici laterali ma senza i piedi per l’appoggio. Pur non essendo la più grande in commercio, non è compatibile con i fornetti domestici, ma non rappresenta un problema visto che la posizionerai sulla griglia del tuo bbq. Quali sono le altre qualità da sottolineare? La Falci si riscalda lentamente ma è del tutto normale, e ha le classiche scanalature laterali per l’evacuazione dei succhi rilasciati dalla carne durante la cottura!
2. Pegoraro Piastra Ollare 50×40 Centimetri
Parto subito con una premessa: questa pietra viene venduta con il supporto in ferro con manici e con piedi ma, per essere certo che sia quella giusta, ti conviene contattare il venditore e richiedere la versione in questione. Il tutto per via del fatto che alle volte, per errore, viene spedita quella senza piedi d’appoggio. Il giudizio sulla qualità di questa piastra, comunque, non cambia.
- Dimensioni: 50 x 40 cm
- Spessore: 2 centimetri
- Supporto in ferro: con manici e piedi
- Scanalature per grasso: sì
È eccezionale per la cottura della carne ed è anche una delle più robuste in commercio, al punto da resistere a urti e cadute (ma ovviamente ti conviene non rischiare). Le misure corrispondono a 50 x 40 centimetri, e lo spessore minimo è pari a 2 centimetri. In base al taglio della pietra potrebbe anche arrivarti a casa una piastra più spessa, e ovviamente ben venga. La Pegoraro è un’autentica istituzione in questo campo e io mi sono sempre trovato benissimo con le sue pietre.
La cottura della carne è davvero eccellente, per merito della diffusione uniforme del calore, che evita problemi come le bistecche bruciate fuori e crude dentro. Ritornando alle misure, con le gambe è alta 15 centimetri, mentre la larghezza compresi i manici è pari a 61 centimetri. Infine, ha un peso specifico più alto delle medie (14 chili circa), e questo fattore è una prova ulteriore della sua robustezza e della sua qualità!
3. Sunday Grill con Supporti per BBQ a Incasso
Se possiedi un bel barbecue in muratura in giardino, e se stai cercando una pietra con una struttura compatibile, allora ti consiglio questo modello della Sunday Grill. Il telaio in metallo possiede infatti delle alette laterali, che ti consentono di inserire la piastra nelle scanalature della camera di cottura del BBQ. Purtroppo il telaio non è molto robusto, perché tende ad arcuarsi sotto il peso della pietra quando è in sospensione.
- Dimensioni: 60 x 40 cm (2 pietre)
- Spessore: 2 centimetri
- Supporto in ferro: sì
- Scanalature per grasso: no
Ma l’importante è che tenga, e tiene: nel senso che non correrai il rischio che il metallo possa deformarsi facendo cadere la tua preziosa piastra. Le misure corrispondono a 67 x 40 cm, ma c’è anche una versione più piccola, da 60 x 40 cm. Ritornando al telaio, sappi che non è fisso, quindi potrai rimuoverlo senza problemi e usare la piastra (59 cm senza il telaio) direttamente senza la sua struttura portante.
Anzi, sarebbe il caso di dire le piastre, perché in realtà le pietre sono due, dato che sono divise a metà. L’unico vero difetto è la mancanza dei canali laterali per lo scolo dei grassi, ma si può sorvolare. Infine, il problema del telaio che si piega al centro può essere risolto fissando un supporto in ferro: si tratta di una buona idea che ho preso dai commenti del prodotto, e che in effetti ha un suo perché!
4. Bisetti Pietra Tonda Ollare per Pizze 30 cm
Hai intenzione di usare il tuo barbecue per cuocere una buonissima pizza? Allora adorerai questa pietra della Bisetti, con una forma tonda e con un diametro pari a 30 centimetri. Se leggi delle lamentele sullo spessore, sappi che la colpa non è del produttore, che specifica un valore di 4 cm. In realtà la Bisetti fa riferimento all’altezza comprendente anche i manici laterali, perché la piastra ha uno spessore di 2 centimetri.
- Diametro: 30 cm
- Spessore: 2 centimetri
- Supporto in ferro: sì
- Scanalature per grasso: sì
Chiaramente, pur essendo tonda, nessuno ti impedisce di usarla per grigliare la carne: anzi, le dimensioni sono sufficienti per sistemare senza problemi due bistecche, sebbene in quanto a spazio sia sempre meglio optare per una pietra rettangolare, se è questa la tua esigenza principale. Le qualità della pietra sono davvero ottime: è antiaderente, e trattiene alla grande il calore, per rilasciarlo in maniera graduale.
È ovvio che, al pari delle altre pietre ollari per barbecue, teme gli shock termici e deve essere trattata con l’olio prima dell’utilizzo. Si tratta però di regole che valgono sempre, quando si desidera usare una piastra di questo tipo senza temere di creparla o di rovinarla. In conclusione, un ottimo modello piuttosto versatile, oltre che efficace, ed utilizzabile per bistecche, verdure, pizze e quant’altro. Nota di merito per i bellissimi manici con rivestimento in legno!
5. Pegoraro Piastra Rettangolare 60 x 40 con Piedi
Ho deciso di chiudere con un’altra pietra ollare per carne della Pegoraro, come sempre con la struttura intelaiata in ferro, dotata di manici laterali e di piedi d’appoggio. Rispetto alla precedente, ci sono due differenze molto importanti. Per prima cosa, le pietre sono due e con scanalature separate, quindi potrai usarle per cuocere due alimenti diversi insieme, senza temere che i succhi di cottura possano “fare a pugni” fra di loro, visto che resteranno confinati nella propria zona.
- Dimensioni: 60 x 40 cm (2 pietre)
- Spessore: 2 centimetri
- Supporto in ferro: con manici e piedi
- Scanalature per grasso: sì
Le pietre, ovviamente, possono essere smontate dal supporto e usate singolarmente, e si tratta di un ulteriore vantaggio. Considera poi che questa piastra è più grande rispetto all’altra, visto che misura 60 x 40 centimetri. Lo spessore è come sempre pari a 2 centimetri, mentre l’altezza (inclusi i piedi) corrisponde a 15 cm. Anche in questo caso le performance sono gustose a dir poco: la pietra non attacca e soprattutto garantisce una diffusione del calore particolarmente omogenea.
In secondo luogo, questo prodotto della Pegoraro – per merito delle qualità dell’ollare – riesce a mantenere inalterati i sapori della carne, regalando una marcia in più alle tue grigliate all’aperto. Ci sono altri aspetti da evidenziare? È molto robusta e ti durerà parecchio, ma dovrai rispettarla e averne cura, seguendo come al solito i consigli per mantenerla pulita, integra e in salute. Infine, essendo grande, c’è lo spazio per cucinare per un esercito!
Come usare la pietra ollare sul barbecue?
Sappi che la pietra ollare per barbecue richiede alcune accortezze, che dovrai seguire prima di utilizzarla. Nello specifico, dovrai lavarla con acqua e sale per togliere tutto lo sporco accumulatosi durante il viaggio o la consegna, e per igienizzarla a dovere. Assicurati di asciugarla per bene, e di non usare mai alcun detergente chimico, perché essendo porosa la pietra potrebbe assorbire le schifezze presenti nel detersivo, e contaminare poi i cibi.
In secondo luogo, una volta asciutta, dovrai ungerla usando dell’olio di oliva o dell’olio di semi di girasole, e lasciare la piastra a riposo per 24 ore circa. In questo modo l’olio andrà a “tappare” i pori della pietra. Ricordati che il troppo storpia: non devi lasciare laghi, quindi prima di conservarla assicurati di aver eliminato l’olio in accesso con un panno di carta assorbente da cucina!
Come ti ho anticipato, le pietre ollari per barbecue soffrono tremendamente gli shock termici. Significa che dovrai riscaldarla in maniera graduale, evitando di esporla alla fiamma diretta se è fredda. Il supporto con i piedi nasce proprio per questo scopo, se la utilizzi sulla fiamma viva. Se non è presente il rialzo, puoi comunque risolvere alzandola piazzando lateralmente dei mattoni refrattari. La fiamma dev’essere alzata man mano che la pietra si riscalda, per fare in modo che l’operazione risulti omogenea!
Come lavare e pulire le pietre dopo l’uso?
Innanzitutto c’è un errore che dovresti evitare sempre e comunque: piazzare la pietra calda sotto l’acqua, sia essa fredda o bollente. Ti ripeto che lo shock termico può ridurre in briciole la tua pietra, quindi meglio lasciar perdere. Allora, come puoi pulirla? Per prima cosa aspetta che si sia raffreddata, e poi armati di raschietto e di olio di gomito. Ti basta passare sulla pietra un panno pulito imbevuto con aceto (o acqua e limone) per eliminare le incrostazioni e le macchie, mentre per lo sporco più difficile potrai usare il raschietto o la spatola.
Dopo averla pulita, è buona norma ripassare uno strato di olio sulla pietra, proprio come hai fatto durante il primo trattamento. Per quale motivo? Perché l’olio la rende più “morbida” e in grado di resistere ad elevate temperature, e perché va a riempire i pori della piastra, impedendo che possano infilarcisi dentro i succhi di cottura, i grassi e lo sporco in generale!
Pietra ollare o pietra lavica: differenze
Anche se si tratta di due materiali la cui origine è completamente diversa, in realtà hanno praticamente le stesse caratteristiche e gli stessi vantaggi. Considera però che la pietra lavica per barbecue è più porosa rispetto alla pietra ollare per carne, quindi richiede maggiori attenzioni in fase di pulizia, perché potrebbe assorbire i succhi. Entrambe soffrono gli shock termici, ed entrambe sono in grado di trattenere il calore e di rilasciarlo in modo graduale.
Se si parla delle differenze, cambia anche il colore: la pietra ollare è più chiara e alle volte ha una gradazione verdastra, mentre le pietre laviche sono nere o comunque di un grigio molto scuro!
Pietre ollari per barbecue più vendute
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crediti immagine: thegreenhead.com/2013/03/soapstone-griddle-grill-baking-stone.php
Ultimo aggiornamento 2023-09-25 at 16:00 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API