Stai cercando il miglior coltello Santoku? Leggi le mie recensioni, le mie opinioni e scopri una guida alla scelta completa!
Se sei appassionato di cucina, sicuramente saprai già che hai la necessità di scegliere un coltello adatto ad ogni specifica esigenza. E da questo punto di vista, i coltelli made in Japan rientrano di diritto fra i più pregiati in assoluto, insieme alla coltelleria svizzera e tedesca. I Santoku sono autentici gioielli da esporre in cucina, per via della loro bellezza estetica, ma si rivelano estremamente utili per una moltitudine di scopi. Si tratta, infatti, di utensili fantastici per gli chef e per i cuochi che amano sbizzarrirsi a casa.
Coltello Santoku: a cosa serve?
Inizio subito col dirti che questi modelli sono l’equivalente dei coltelli da chef occidentali. Somigliano infatti ai classici trincianti che qui in Europa i cuochi utilizzano per affettare, per sminuzzare e per tagliare a dadini. Gli scopi restano gli stessi, ma in realtà ci sono alcune differenze, se mettiamo i due utensili a confronto. Entrambi vengono usati per svolgere le attività di ogni giorno nelle cucine, siano esse professionali o domestiche, ma il design è diverso, e ci sono alcune caratteristiche speciali nei modelli giapponesi.
“Santoku” in giapponese significa “Tre Virtù”. Vuol dire che potrai usarlo per sminuzzare, per affettare e per tritare (verdure, pesce e carne ad esempio)!
Rispetto al coltello occidentale, la lama non ha la classica punta a V o doppia V, ma ha un dorso più arcuato e che tende ad incurvarsi verso il basso. La lama inoltre è più alta rispetto al trinciante, ma più sottile, di conseguenza assicura una precisione nel taglio davvero impressionante. E poi c’è la smussatura, che può essere singola o doppia. Vuol dire che la lama può essere stata affilata da entrambi i lati o solo da un lato (generalmente il destro). Lo smusso o bisello singolo è una caratteristica tipica di molti coltelli da cucina giapponesi.
Cosa NON puoi fare con i Santoku? Non devi usarli per tagliare alimenti congelati, né per tagliare le ossa del pollame, perché potresti rovinarli. E non sono molto adatti per tagliare il pane!
Altre peculiarità da sottolineare? Sulla lama possono essere presenti delle nicchie, note come alveoli, che catturano l’aria durante il taglio permettendo alle fette di staccarsi più facilmente. In secondo luogo, in alcuni modelli non si trova il sostegno fra manico e lama, e sono più leggeri rispetto ai coltelli occidentali. Inoltre, il bilanciamento è strepitoso, sono ideali per i tagli di precisione e hanno una lunghezza della lama che va da 13 a 20 cm circa.
Nota: i Santoku vengono sempre inclusi anche nei migliori set di coltelli giapponesi!
Migliori coltelli Santoku [RECENSIONI]
1. Wüsthof 4176 Classic Ikon Acciaio Inox 17 cm
Ho deciso di iniziare le mie recensioni con questo coltello prodotto dalla famosissima azienda tedesca Wusthof. Pur non essendo giapponese, si tratta di uno dei migliori in circolazione, anche per merito della qualità dell’acciaio HRC 58. Questa sigla ci dice che l’acciaio è stato forgiato per durare a lungo e per garantirti un’affilatura davvero eccellente.
- Materiali: acciaio X50CrMoV15 HRC 58
- Lunghezza lama: 17 cm
- Manico: acciaio con fibra di vetro
Considera inoltre che la lama, tipicamente giapponese, ha una serie di alveoli che facilitano il distacco delle fette dal coltello, per merito dell’aria imprigionata dalle sacche. Il manico, invece, è monoblocco ma ha un doppio rivestimento laterale in fibra di vetro, e il codolo è molto spesso. Vuol dire che migliora il bilanciamento del coltello, e la sua resistenza nel tempo. La lama, infine, ha una lunghezza pari a 17 centimetri.
Posso garantirti che ogni virgola è al posto giusto: il coltello è ottimamente bilanciato, ha un tagliente molto affilato e l’acciaio forgiato garantisce una durevolezza da record. Le sacche alveolari non sono “finte” e svolgono pienamente il loro lavoro, mentre il taglio risulta sempre netto e pulito. In sintesi, una gemma tedesca da avere ad ogni costo nella propria collezione!
2. MIYABI 7000D Acciaio Inossidabile Damascato 18 cm
Se stai cercando un Santoku in damasco e non vuoi badare a spese, ti propongo questo modello della MIYABI. Si tratta infatti di un prodotto realizzato in acciaio damascato a 64 strati, con una lama lunga 18 centimetri e prodotto da un’azienda tedesca. L’acciaio CMV60 garantisce un’affilatura eccezionale e quindi un taglio netto e particolarmente preciso.
- Materiali: acciaio CMV60 damascato
- Lunghezza lama: 18 cm
- Manico: acciaio con rivestimento in resina
Di livello premium anche l’impugnatura, come sempre realizzata in monoblocco di acciaio ma con un rivestimento in lino e resina con estetica in stile legno di betulla. Questo materiale aggiunge anche una marcia in più in termini di design, quindi è un ulteriore elemento da mettere in conto quando si analizza il prezzo (alto). In secondo luogo, il MIYABI dimostra di avere un bilanciamento ottimale, e una durevolezza super.
Per quanto riguarda le prestazioni, è più affilato di un rasoio. Il merito va soprattutto alla lama rifinita con la tecnica Honbazuke, forgiata ad alto tenore di carbonio e temprata a ghiaccio. Il bisello è doppio e quindi è adatto anche per i mancini, e considera che si tratta di un coltello al 100% giapponese. Anche se l’azienda è tedesca, l’acciaio è prodotto e importato dal Giappone.
3. Dalstrong Coltello Santoku Shadow Black 17,8 cm
D’accordo, il design classico dei coltelli orientali dona un tocco di eleganza in cucina, ma non è l’unica soluzione. Ci sono infatti dei modelli come il Dalstrong che fanno della “cattiveria” il proprio marchio di fabbrica. Il coltello Shadow Black ha una serie di forme squadrate e spigolose arricchite da un colore nero davvero particolare. Il risultato di questa scelta è pazzesca, al punto che lo considero uno dei più belli in assoluto!
- Materiali: acciaio CR17MOV in titanio
- Lunghezza lama: 17,8 cm
- Manico: in fibra di vetro G10
Andando al di là dell’estetica, conta ovviamente la qualità del coltello e la sua efficacia, ma anche in questo caso siamo a cavallo. Il modello in questione utilizza infatti un acciaio ad alto tenore di carbonio CR17MOV rivestito in titanio, il che lo rende più robusto di un carrarmato. Inoltre, è talmente affilato che l’azienda lo paragona ad un bisturi, e in effetti devi maneggiarlo con estrema cautela, per evitare di farti male.
Il manico con le sagomature romboidali, fra le altre cose, oltre ad essere accattivante migliora pure il grip e la presa del coltello, rendendolo antiscivolo per via della superficie con texture in evidenza. Voto ottimo anche per il bilanciamento, e inoltre la lama ospita pure gli alveoli, cosa che aumenta la precisione e permette una migliore separazione delle fette dal coltello. Infine, ha un costo particolarmente accessibile.
4. KOTAI Manico Legno Pakka Lama Giapponese 18 cm
Fra i migliori coltelli giapponesi Santoku in damasco troviamo questo modello della KOTAI, un’azienda nipponica specializzata nel settore. La lama è di qualità premium, realizzata in acciaio inossidabile damascato 440C e fatta a mano, e inoltre è lunga 18 centimetri, quindi è perfetta per un utilizzo in casa. Sappi anche che la lama è ad alta densità di carbonio (1,2%), e di conseguenza è molto robusta e tiene il filo per tantissimo tempo.
- Materiali: acciaio 440C damascato
- Lunghezza lama: 18 cm
- Manico: in legno tecnico (Pakka)
Il manico è molto pregevole, dato che è stato foderato in legno Pakka (laminato di betulla e resina), e aggiunge sicuramente una marcia in più in termini di stile. In secondo luogo, il coltello è perfettamente bilanciato e possiede delle decorazioni damascate particolari, diverse dalle classiche venature. Inoltre, è affilatissimo ma non ha gli alveoli sul laterale: non si tratta comunque di un difetto, dato che taglia con una precisione da record.
Quali sono le altre caratteristiche da sottolineare? Questo coltello include un fodero per la protezione e viene venduto in una scatola di legno molto elegante, cosa che lo rende anche una brillante idea regalo per gli appassionati di cucina. Sappi poi che il KOTAI supera a pieni voti la prova dell’equilibrio sul dito, che è molto comodo da impugnare e che la classica forma ampia della lama ti permette di trasportare gli ingredienti appena tagliati nel piatto.
5. Sunnecko Coltello Santoku Damasco Lama 18 cm
Probabilmente uno dei migliori coltelli di questa categoria per rapporto qualità/prezzo. Il Sunnecko, infatti, monta una lama giapponese damascata in acciaio VG-10 a 73 strati, e un manico interamente monoblocco. Il manico, fra le altre cose, vede la presenza di un rivestimento laterale in fibra di vetro G10, perfetto per migliorare la presa del coltello e di riflesso la padronanza dell’attrezzo e la qualità del taglio.
- Materiali: acciaio VG-10 damascato
- Lunghezza lama: 18 cm
- Manico: rivestimento parziale in fibra di vetro
La pregevolezza della lama la si nota pure se andiamo ad analizzare la forgiatura HRC 60 dell’acciaio, che rende il coltello non solo molto robusto, ma anche in grado di resistere alla corrosione da acidi. Come accade per tutti i coltelli moderni, lo smusso è doppio e quindi presente su entrambi i lati del filo, ed è pari a 15 gradi circa per lato. Inoltre, è bene sottolineare il perfetto bilanciamento della struttura!
Ripeto che ad un prezzo simile è difficilissimo trovare dei coltelli di tale qualità, oltre che versatile, visto che potrai utilizzarlo per affettare e tagliare carne, pesce e verdure. Sappi che l’acciaio damascato non può essere lavato in lavastoviglie, perché si rovinerebbe, quindi assicurati di trattarlo con cura. Infine, oltre alle splendide decorazioni, il Sunnecko ha la lama alveolata e quindi con le fossette per intrappolare l’aria.
6. Global G80 Lama Alveolare in Acciaio 18 cm
Chiudo le mie recensioni sui migliori coltelli giapponesi Santoku con questo modello della Global e senza damascatura. Si tratta di un utensile professionale con una lama lunga 18 centimetri e dotata di alveoli, quindi ottimale per facilitare la separazione della fetta dal coltello. Inoltre, la qualità del prodotto non è in discussione, considerando che la Global è una delle aziende giapponesi più famose nel settore della coltelleria.
- Materiali: acciaio Cromova
- Lunghezza lama: 18 cm
- Manico: acciaio con puntinature
Dimentica però le decorazioni tipiche della damascatura: questo coltello ha un design super classico e molto basico, dove spicca il grande protagonista, ovvero l’acciaio. La struttura è monoblocco e il manico non ha alcun rivestimento, ma una serie di texture puntinate progettate per assicurare alla mano un grip da favola. Di conseguenza, il controllo sul coltello in fase di taglio è pressoché totale.
La robustezza è fuori discussione, la lama tiene benissimo il filo e non richiede di essere affilata spesso, e inoltre il coltello è perfettamente bilanciato. È eccellente soprattutto con le verdure, ma potrai usarlo anche per la carne e il pesce, e ti troverai a meraviglia. Infine, è estremamente preciso ma anche parecchio tagliente, quindi ricordati sempre di maneggiarlo con attenzione!
Come scegliere il miglior coltello Santoku
1. Materiali della lama
Proprio come accade con i coltelli europei da cuochi, anche in questo caso possiamo trovare diversi materiali utilizzati per la lama. L’acciaio è in assoluto il più diffuso, ma si trovano anche altre alternative, come la ceramica e il titanio. Più avanti ti parlerò delle varie lavorazioni dell’acciaio, importantissime, ma qui desidero spiegarti meglio quali sono le caratteristiche di questi materiali.
- Lame in acciaio: l’acciaio classico, ovvero quello inossidabile, è robusto e non costa molto. Si tratta della scelta più comune, anche per via della buona affilatura, della resistenza del filo sul lungo periodo, della leggerezza e della flessibilità della lama. Occhio, perché ci sono anche acciai migliori (quelli ad alto tenore di carbonio).
- Lame al carbonio: nei migliori coltelli Santoku in acciaio la lama possiede un alto tenore di carbonio. Questa peculiarità rende l’utensile molto più robusto e durevole nel tempo, soprattutto per quanto concerne l’affilatura. Si tratta di uno strumento professionale, che può avere un costo molto alto.
- Lame in ceramica: sono le più leggere in assoluto, e sono estremamente taglienti ma anche molto delicate. Un coltello di questo tipo richiede cura e amore durante l’uso, ma anche molta attenzione, per via della sua affilatura paragonabile a quella di un rasoio!
- Lame in titanio: sono le più robuste della categoria, con un filo che resiste per molto tempo e sono protette da acidi e agenti chimici, quindi non temono la corrosione. Non sono interamente in titanio, dato che questo materiale viene usato come rivestimento protettivo per lo strato in acciaio.
Ognuno di questi materiali garantisce comunque un risultato finale sempre identico: la lama penetra negli alimenti come un coltello rovente nel burro, dandoti la possibilità di tagliare delle fette molto sottili, con una precisione da record!
2. Lavorazioni dell’acciaio
Prima di comprare un Santoku, devi fare molta attenzione alla qualità dell’acciaio e alle tecniche utilizzate dai produttori per lavorarlo. Per farti un esempio, se vuoi portarti a casa un utensile davvero professionale, ti innamorerai dei coltelli in acciaio damasco, per via delle loro qualità speciali e uniche. Per quanto concerne la robustezza, invece, meglio preferire un coltello forgiato, ma anche quelli in acciaio stampato hanno i loro vantaggi.
- Acciaio damascato: il damasco non è un materiale ma un tipo di lavorazione, molto frequente nei coltelli del Sol Levante. La tecnica prevede la sovrapposizione di una serie di strati di acciaio e ferro, e un trattamento finale ad acido, che crea le tipiche decorazioni orientali su questi coltelli.
- Acciaio forgiato: la forgiatura è una particolare lavorazione che irrobustisce la lama del coltello, aggiungendo elevate percentuali di carbonio. Ciò rende l’attrezzo più pesante ma anche più robusto e durevole, migliora il bilanciamento e di solito crea un pezzo unico (manico e lama sono un singolo blocco di acciaio).
- Acciaio stampato: un coltello in acciaio stampato è più leggero e più economico rispetto ad uno forgiato. Significa che è molto più facile da maneggiare, soprattutto per chi ha poca esperienza, ma è anche meno resistente e quindi va affilato più di frequente. Infine, sono più facili da affilare rispetto all’acciaio forgiato!
Prima di andare avanti, voglio chiarire ancora qualche dettaglio sul damasco. La tecnica della damascatura è stata sviluppata ai tempi dei samurai e veniva usata per rendere super affilate le katane, tanto che si racconta fossero in grado di tagliare un capello in due. Devi però fare attenzione, perché i modelli molto economici (spesso cinesi) sono decorati con incisioni a laser e non con l’acido.
3. Alveolatura della lama
Lapresenza degli alveoli sul laterale della lama serve per ridurre l’attrito in fase di taglio e per separare meglio le fette dal coltello. Queste piccole rientranze, infatti, intrappolano l’aria durante il taglio consentendo un risultato più netto, preciso e pulito. Considera comunque che esistono moltissimi Santoku senza alveoli, dato che questa particolarità non è obbligatoria. Inoltre, i coltelli senza alveolatura non sono meno efficaci degli altri!
4. Smussatura della lama
La smussatura doppia è la più frequente, mentre quella singola è oramai rara anche nei coltelli giapponesi. La presenza di un solo smusso (a destra) aumenta ancor di più la precisione nel taglio, ma viene usata soltanto dagli chef orientali professionisti che si concentrano soprattutto sulla presentazione del piatto.
C’è un motivo per il quale il bisello singolo è stato quasi abbandonato anche nelle case giapponesi: da un lato garantisce una maggiore precisione, ma dall’altro rende il coltello molto più difficile da usare. Lo smusso doppio, sia a destra che a sinistra, facilita infatti la penetrazione del coltello nei tagli dritti ed è da preferire per affettare la carne, le verdure e il pesce. Quello a smusso singolo ad oggi viene usato solo in occasioni particolari, come lo Yanagiba per il sushi, ma (ripeto) soltanto da pochi chef in Giappone.
5. Lunghezza della lama
Generalmente tutti i coltelli da cuoco, siano essi orientali od occidentali, hanno una lunghezza della lama che può andare da un minimo di 13 centimetri ad un massimo di 20 centimetri. Sempre se parliamo di quelli per un uso domestico, dato che alcuni coltelli di categoria premium possono arrivare anche a 30 centimetri. Devi però considerare che una lunghezza maggiore aumenta il peso, e di conseguenza anche la difficoltà nell’uso.
In sintesi, per maneggiare un coltello così affilato e così grande servono le mani (e i polsi) di un esperto. Sia per una questione di sicurezza, sia per ottenere una precisione millimetrica in sede di taglio!
6. Forma e dimensioni della lama
Oramai avrai capito che la forma è differente rispetto ai coltelli europei, per via di una spina o costa più arrotondata, che si curva verso il basso. Questa caratteristica, insieme ad una lama più ampia ma più piatta, facilita il taglio di ingredienti duri, perché penetra più facilmente e perché è più semplice da maneggiare. Non a caso, il coltello Santoku è eccezionale soprattutto per il taglio delle verdure, anche se rende benissimo pure con la carne e con il pesce.
7. Bilanciamento del coltello
Sicuramente saprai già che un buon coltello da cucina è sempre ottimamente bilanciato, e la stessa regola vale per i Santoku. In sintesi, l’utensile dev’essere in grado di restare in equilibrio sul dito, tenendolo dal punto di congiunzione tra lama e manico. Se fallisce questo test, non è un buon coltello e quindi non ti permetterà di ottenere un risultato che possa dirsi davvero preciso e professionale.
8. Caratteristiche del manico
Un coltello Santoku può avere manici differenti, sia come forma, sia come materiali. Per farti qualche esempio concreto, alcuni modelli hanno un manico leggermente arrotondato al centro, per garantire una migliore ergonomia in fase di presa. Altri, invece, hanno un manico con una rientranza tonda (concava), mentre altri ancora sono totalmente dritti. Non esiste una scelta migliore a priori, dato che tutto dipende dallo stile di chi lo userà!
Per quanto concerne i materiali, anche in questo caso ci sono diverse opzioni. Ricorda che i coltelli classici di questo tipo hanno una struttura monoblocco, con manico e lama in acciaio, ma in certi casi la parte del manico può essere rivestita o arricchita con altri materiali. Ti parlo ad esempio del legno, da preferire per via della migliore ergonomia, ma anche della fibra di vetro.
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crediti immagine articolo: pixabay.com/it/photos/cibo-frutta-frutti-verdure-1644858/
Ultimo aggiornamento 2023-12-02 at 10:26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API